giovedì 9 settembre 2010

Google Mago Otelma

A come Alice, X come X factor, B come BNL. Ed “F”? Naturalmente come “Facebook”, che altro.  Questo è l’alfabeto per Google, o meglio per l’Instant Search, sbarcato oggi in Italia. Di cosa stiamo parlando? Google prevede cosa andremo a cercare (questa era una funzione già esistente), suggerisce come completare la stringa e premurosamente, da oggi, ci fa già vedere i risultati presunti. Una specie di T9 spinto all’estremo o un’opera di preveggenza degna del Mago Otelma.

Per capirci, in una situazione reale, è come se di fronte a un balbuziente che ripete “ca, ca, ca”, il signor Google, non solo proferisse orgoglioso “Caffè, vuoi un caffè!”, ma glielo facesse trovare caldo e fumante sulla scrivania. Certo, magari il balbuziente intendeva dire “cappuccino o carambola o cavoli miei”, ma intanto il “caffè gliel’ha fatto e mo’ s’o beve” e poi, soprattutto, Google dichiara che questa funzione farà risparmiare al Mondo intero (mica pizza e fichi) ben  3,5 miliardi di secondi al giorno. Per capire a cosa corrisponda questa cifra nella giornata di ognuno di noi, cerca su Google.
Qual è il criterio con cui vengono suggerite le combinazioni? Guarda caso, la frequenza con cui sono ricercate le parole chiave su Google, quindi chi inizia a digitare “w” buona parte delle volte cerca “wikipedia” ed ecco che Google prontamente ce lo suggerisce,  chi digita “è” cerca “è complicato”, chi digita “t” “trenitalia”. E con la “o” cosa viene fuori? Scopritelo voi!

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